Le festività natalizie possono divenire il periodo dell’anno in cui la solitudine fa sentire maggiormente i suoi effetti. Lo sanno bene i volontari della Croce Rossa Italiana di Caltanissetta che quotidianamente, attraverso lo sportello di Inclusione Sociale sono presenti con attività rivolte ai bisognosi. Anche per queste festività natalizie appena trascorse i volontari coordinati dalla referente delle Unità Mobili di Assistenza ai Fragili Mariateresa Sambataro e dalla referente dello sportello di Inclusione Sociale Daniela Castro hanno svolto azioni volte a contenere il disagio sociale dei cittadini più bisognosi di assistenza, attraverso la preparazione e la distribuzione di pasti caldi per circa 400 soggetti vulnerabili. Grazie alla collaborazione dell’Istituto Testasecca di Caltanissetta e della Cooperativa Sociale ETNOS che ha messo a disposizione la cucina dell’istituto, dello chef Giancarlo Colasberna, dei detenuti della Casa Circondariale di Caltanissetta e di ventinove volontari CRI si è reso possibile l’ennesimo miracolo dalla solidarietà. Come consuetudine i volontari della Croce Rossa preparano circa centocinquanta pasti, che si sommano ai pasti che i detenuti della casa circondariale non consumano per essere appositamente donati alle famiglie bisognose, un gesto proveniente da un luogo di pena che dimostra comunque che le belle azioni possono essere compiute anche da coloro i quali hanno sbagliato nella loro vita. Oltre alla cena della vigilia di Natale nella nostra struttura di Croce Rossa, abbiamo pensato anche alle tante famiglie in gravissime difficoltà economiche – spiega Nicolò Piave – Presidente della Croce Rossa Italiana di Caltanissetta, molti genitori hanno perso il lavoro. Nella settimana precedente abbiamo distribuito generi di prima necessità provenienti da raccolte viveri nei supermercati, dando quindi anche qualche prodotto in più, e magari di marca. Con la collaborazione economica del Comune di Caltanissetta sono stati distribuiti buoni alimentari a famiglie in gravi situazione economiche. Sono situazioni difficili perché un conto è aiutare una persona, un conto un intero nucleo familiare, la cui dignità deve essere preservata. Pensiamo ai tanti bambini o ragazzi che vanno a scuola e devono mascherare il fatto che fanno fatica a mangiare a casa o ad avere vestiti che non li mettano a disagio nei confronti dei compagni. Molte famiglie sono cadute in povertà, hanno difficoltà ad accendere il gas per i consumi. Con il Pronto Intervento Sociale, progetto finanziato dal distretto D8 di Caltanissetta, abbiamo effettuati censimenti sociali ove è stato riscontrato il grave stato di disagio di molte famiglie, spesso monofamiliari, persone sole che, spesso con problemi psichiatrici, hanno difficoltà ad inserirsi nel tessuto sociale e lavorativo, restando emarginati. Abbiamo deciso – come consiglio direttivo – di potenziare il servizio di Unità di Strada in Unità Mobile di Assistenza ai Fragili, al fine di incrementare le competenze, riuscendo a stringere anche accordi commerciali con enti ed associazioni che non forniscano solo l’invenduto del giorno, ma effettuino proprio donazioni di beni da destinare ai bisognosi. Inoltre tale pratica è applicabile anche a vestiario, giocattoli ed altri beni che le ditte possono donare, ricevendo sgravi fiscali, alla Croce Rossa Italiana.  Alle famiglie, ed ad alcune comunità di accoglienza abbiamo consegnato o portato direttamente con i nostri mezzi a secondo delle problematiche, con assoluto riserbo, i pasti completi, cucinati dai volontari della Croce Rossa Italiana o donati: una cena della vigilia di natale con i fiocchi. Grazie alla generosità dei volontari CRI che hanno messo da parte la famiglia per gli altri, dello chef Colasberana  abbiamo potuto preparare 150 pasti per la vigilia, e consegnare oltre 400 pasti tra il Natale e Santo Stefano. Tra questi donatori anche l’amministrazione penitenziaria di Caltanissetta che provvede a consegnare i pasti non consumati appositamente dai detenuti, completi di frutta, verdura e condimenti. Nel rispetto della vigente regolamentazione carceraria questi pasti vengono consegnati alla Croce Rossa che provvede alla distribuzione alle famiglie od alle mense sociali della città, facendo si che il desiderio di aiuto dei detenuti venga esaudito, aiutare chi, nonostante sia fuori delle mura della casa circondariale ha difficoltà a mettere un piatto a tavola. Un gesto di grande e profonda umanità. Purtroppo i numeri della povertà in città aumentano a dismisura, ma fortunatamente anche la generosità dei nisseni è veramente sostanziosa, e grazie ad un lavoro di rete anche le pubbliche amministrazione egregiamente gestito dalla direzione delle politiche sociali del Comune di Caltanissetta che si pone come regista di tanti attori sociali che mettono cuore, amore e passione nella loro missione umanitaria.

Categorie: news

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