Presentazione dei dati finali del progetto “Equo cibo per tutti”.
Il progetto, Promosso da Regione Sicilia, Croce Rossa Italiana – Comitato di Caltanissetta, Comitato Croce Rossa di Enna e la Cooperativa Sociale Etnos, Scout Agesci, Associazione Unione Panificatori Nisseni, Ristoworld Italy Caltanissetta con il supporto del Comune di Caltanissetta, Equo cibo per tutti nasce con l’obiettivo di ridurre in modo significativo il divario sociale ed economico tra le persone.
Il progetto Equo cibo per tutti, finanziato dalla Regione Sicilia – Assessorato alla Famiglia si è posto l’obiettivo di attivare una ripresa sociale ed economica dei territori, riducendo lo spreco alimentare per rigenerarlo sotto forma di interventi positivi a sostegno delle povertà.
Il progetto ha coinvolto anche la fascia delle cosiddette nuove povertà, identificandosi come strumento concreto per contribuire a cambiare le modalità di approccio e di supporto in relazione alle povertà emergenti che stanno sempre più delineandosi, anche all’interno di dinamiche familiari.
Si fa riferimento a Nuove Povertà ad una condizione di vulnerabilità, intesa come senso di insicurezza e instabilità, in cui si ritrova il soggetto con un percorso individuale incrinato dalla precarietà e fragilità, tanto a livello lavorativo quanto nelle relazioni sociali, la nostra idea progettuale è quella di aiutare i soggetti fragili attraverso un percorso di aiuto e sostegno, che non mortifichi l’uomo ma lo renda partecipe di una forma di riscatto interiore attraverso servizi ed opportunità, sicuramente la problematica alimentare va attenzionata senza l’idea della mensa del povero, ma di un luogo sicuro e protetto, quale la propria abitazione.
Attraverso la rete d’azione dei partner coinvolti i prodotti sono stati raccolti presso i vari centri di consegna di Caltanissetta ed Enna, a cura delle rispettive sedi della Croce Rossa Italiana e trasportato nei luoghi di smistamento.
Il progetto Equo Cibo per tutti è stato finalizzato ad un importante ritorno sociale sull’investimento diretto innanzitutto alla persona che ha consentito di creare un sistema di sostentamento civico. Tale ritorno si è configurato su una doppia potenzialità sulla base della distinzione tra i soggetti destinatari dello stesso. Da una parte coloro che sono stati coinvolti, a livello volontaristico, nella gestione delle varie fasi del progetto: raccolta, stoccaggio e distribuzione del cibo. In tal maniera si sono impiegati tanti giovani volontari dei vari partner che hanno dato un contributo non indifferente e sono stati indirizzati verso sani principi di crescita e sviluppo sociale.
Dall’altra parte i destinatari effettivi del modello di raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari: le famiglie ed i singoli soggetti in temporanea difficoltà economica, che hanno avuto la possibilità di iniziare un percorso verso l’autonomia e l’autosufficienza alimentare. Di fatti alcuni ragazzi provenienti dalle famiglie assistite sono diventati volontari del progetto, ciò ha consentito di concretizzare dei percorsi di riscatto sociale anche sotto il profilo relazionale e culturale.
Il progetto si è posto il fine di rispondere ai bisogni di vita delle persone e delle comunità promuovendo nella comunità economica e sociale di riferimento la cultura della condivisione e della produzione etica che porta ad un consumo consapevole e responsabile.
Notevoli – racconta Sonia Bognanni – Presidente della Croce Rossa Italiana di Caltanissetta e capo fila del progetto – i risultati raggiunti dal progetto con 697 utenti raggiunti sulle provincie di Caltanissetta ed Enna, tra cui disabili, senza fissa dimora, e nuclei multiproblematici. Il progetto ha visto la creazione anche di un’applicazione quale Social Food, ma la stessa non ha visto una grande presa sui beneficiari del progetto. La stessa è stata implementata con un sistema Telegram (per garantire la privacy degli utenti) ma i vecchi metodi tradizionali hanno funzionato meglio.
È stato necessario lavorare non solo per diffondere buone pratiche di riduzione dello spreco attraverso attività in rete di recupero delle eccedenze, ma anche sulla prevenzione contribuendo alla diffusione di una cultura maggiormente attenta e sensibile ad un utilizzo responsabile dei generi di prima necessità, attraverso un cambiamento significativo sia dei modelli di consumo che degli stili di vita. Purtroppo la scarsissima quantità di cibo raccolta a favore dei minori, e le tantissimi intolleranze riscontrate, hanno determinato un forte aumento dei costi di Buoni Spesa, al fine di integrare maggiormente i cibi raccolti, ma le somme sono state quasi interamente coperte dal finanziamento ottenuto dalla Regione Sicilia. Ringrazio i partner progettuali che con i loro volontari, assieme ai volontari CRI hanno contribuito alla buona riuscita del progetto, che è stato un successo, tant’è che gli esercizi commerciali continuano da donare anche se il progetto è concluso.
Ufficio Stampa e Comunicazione
Progetto Equo Cibo per Tutti