WhatsApp-Image-20160618(6)  WhatsApp-Image-20160626(10) WhatsApp-Image-20160626(6)Caltanissetta – Il corso OP.EM. per operatori di emergenza, livello base, si è tenuto a Caltanissetta presso l’Istituto Testasecca di Via Piave, organizzato dal Comitato di Caltanissetta Onlus, direttore del corso, Angelo Montoro, ed è stato articolato in una serie di incontri, dal pomeriggio del 17 alla sera del 18 giugno 2016, per riprendere il giorno 26 giugno con la parte pratica full immersion, sino a completare l’attività con gli esami. Il corso è stato rivolto ai soci attivi della CRI, in tutto 10 partecipanti tra le componenti militari e civili ella CRI. Hanno collaborato oltre ai docenti della CRI, Antonio Loria, Sebastiano Vullo, Denio Narbonese, Pietro Messina, anche esperti di Protezione Civile quali il dott. Salvatore Maria Saia, responsabile ufficio Protezione Civile della ex Provincia Regionale di Caltanissetta, la Psicologa Psicoterapeuta dott.ssa Valentina Botta, personale del comando dei Vigili del Fuoco, oltre ad operatori Cri qualificati in cartografia e telecomunicazioni e logistica. Il programma del corso, di oltre 25 ore complessive tra la parte teorica, pratica ed esame finale, ha formato operatori competenti, capaci di gestire le situazioni di emergenza dovute ad eventi calamitosi naturali, o generati da errori umani, sul piano sia pratico-logistico, che psicologico, oltre all’attività di assistenza agli sbarchi, attività divenuta negli ultimi anni di fondamentale importanza per la Croce Rossa Italiana. Gli operatori di emergenza sono chiamati a prestare soccorso in situazioni umanamente critiche (si pensi al disastro provocato dal terremoto all’Aquila, dell’Emila, Giampilieri, etc., che ha visto impegnati nelle operazioni di soccorso anche volontari nisseni), per questo si richiedono massima serietà, competenze specifiche e, soprattutto, una vera e propria vocazione al soccorso. La parte teorica ha visto i docenti impegnati nell’affrontare tematiche fondamentali quali lo scopo e l’organizzazione del servizio nazionale di Protezione Civile, il ruolo della CRI nelle emergenze, il regolamento per l’organizzazione delle attività, insieme a nozioni relative alla logistica delle emergenze (l’organizzazione delle aree di raccolta, ammassamento e accoglienza, e dei materiali di emergenza, il comportamento da tenere con i mass media, i cenni base di medicina delle catastrofi, le nozioni base di antincendio), alle competenze operative e alla preparazione alla missione, la quale non richiede soltanto una formazione tecnica, ma anche psicologica –“l’operatore deve acquisire competenze relazionali e comunicative, deve imparare a gestWhatsApp-Image-20160618(8)ire il proprio atteggiamento e comportamento verbale, e non, ed il proprio stress emotivo, per evitare il verificarsi di situazioni di panico nel momento in cui si appresta a soccorrere le vittime”– sottolineano gli Psicologici impegnati in attività di emergenza. Il corso si è concluso con il modulo pratico che ha impegnato i volontari, sotto la supervisione degli Istruttori Nazionali di Protezione Civile, nella prova di montaggio di tende ministeriali PI 88, di utilizzo di materiali e attrezzature di emergenza, e nelle prove di radiocomunicazione. Due fine settimana intensi per i 10 Operatori di Emergenza, disposti a sacrificare il loro week end e la loro vita privata fatta di impegni lavorativi e familiari, per pura vocazione umanitaria. Hanno conseguito la qualifica di Operatore Emergenza CRI i volontari: Angelo Amico, Antonina Sorge, Vanila Gruttadauria, Emilio Asaro, Giuseppe Vinciguerra, Teresa Livrizzi, Angelo Davide Calabrese, Samuele Volo, Valentina Botta e Alessandra Scribani.

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